Tom Cruise evita le polemiche sui dazi di Trump: “Parliamo del film, grazie”

Tom Cruise non cade nella trappola delle domande politiche. Durante la conferenza stampa a Seul per presentare “Mission: Impossible - The Final Reckoning”, l’attore ha elegantemente evitato di commentare la proposta di Donald Trump di imporre dazi ai film girati all’estero. Lo riporta Variety.
Un giornalista coreano aveva chiesto se il blockbuster, girato in varie parti del mondo, Africa inclusa, sarebbe stato colpito da eventuali tasse. Cruise ha sorriso e, fuori microfono, ha detto al traduttore: “Preferiremmo rispondere a domande sul film. Grazie.” Il moderatore ha chiuso la questione con un diplomatico “Mi sembra una risposta onesta”.
Mission: Impossible - The Final Reckoning (Paramount Pictures / Skydance via AP))
10/05/2025
Il tema dei dazi resta però caldo a Hollywood. La proposta di Trump, annunciata su Truth Social, mira a contrastare gli incentivi stranieri che spingono le produzioni fuori dagli Stati Uniti, definendoli “una minaccia alla sicurezza nazionale”. Al momento non sono stati fissati dettagli concreti né modalità di applicazione, e la Motion Picture Association (MPA) deve ancora rilasciare una dichiarazione ufficiale.
Tom Cruise, Christopher McQuarrie, Gimpo Airport, Seul (AP / Lee Jin-man)
Alla conferenza erano presenti anche il regista Christopher McQuarrie e i colleghi di Cruise, Hayley Atwell, Simon Pegg, Pom Klementieff e Greg Tarzan Davis. Intanto, con l’uscita del film fissata per il 22 maggio, come scrive Variety, l’industria del cinema si prepara ad affrontare nuove sfide: dal Festival di Cannes in arrivo potrebbero arrivare altre domande scomode per le star di Hollywood.
Tom Cruise (AP / Ahn Young-joon)
10/05/2025
Rai News 24